F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (2024)

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Le strategie applicate in un Gran Premio possono ribaltare a proprio vantaggio o sfavore le sorti della gara: Hannah Schmitz è stata lodata per le sue doti da stratega in casa Red Bull, ma non si può dire lo stesso per il Cavallino rampante.

Hannah Schmitz, l’eccellente stratega della Red Bull

É ormai dal 2009 che la scuderia Red Bull può vantare nel suo team Hannah Schmitz, ingegnera a capo delle strategie insieme a Will Courtenay, la quale si trova con ormai tredici anni all’attivo, interrotti soltanto da un congedo di maternità nel 2020.

Si descrive così su Linkedin: “Sono appassionata di comprensione e interpretazione dei dati ed eccello in ambienti esposti ad alta pressione e ritmi veloci“.

In quanto capo stratega per un team iridato campione del mondo di Formula 1, mi occupo di formulare strategie in tempo reale durante le gare e di analizzare le situazioni dei nostri avversari, di prendere decisioni veloci e di comunicarle in modo chiaro e sintetico ai soggetti interessati. Sono in grado di condurre dettagliate analisi statistiche su vaste serie di dati e mi sento molto a mio agio nel lavorare in autonomia, così come posso essere una volenterosa compagna di squadra. Sono proattiva nello studiare nuove tecniche di analisi e mi impegno sempre per portare l’innovazione“.

Hannah si è laureata all’Università di Cambridge in Ingegneria Meccanica ed è anche un vero genio nel campo del linguaggio informatico.

F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (1)

Il suo nome ha iniziato a risuonare tra le testate giornalistiche in seguito agli avvenimenti che hanno portato il campione del mondo in carica Max Verstappen a vincere il GP d’Ungheria dopo una brillante risalita dalla P10, soffiando un’altra vittoria alla Ferrari, sabotata dalle sue stesse strategie che stanno allontanando Charles Leclerc sempre di più da quel sogno che in Bahrain sembrava essere già una realtà.

Inoltre, giusto per amor di cronaca, sarebbe da sottolineare che sarebbe stato più rispettoso evitare di puntare l’attenzione sul suo essere “mamma” in titoli clickbait tipici del giornalismo italiano.

Detto questo, in realtà, Hannah Schmitz si era già fatta riconoscere per aver condotto Verstappen alla vittoria in Brasile, nel 2019, portandolo a rientrare ai box per un pit stop che non avrebbe permesso alcun margine di errore, per ritornare in pista in testa al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Quel giorno è salita sul podio a godersi anche lei la doccia di champagne.

Sua é anche la strategia adottata in occasione del GP di Monaco che ha visto la vittoria di Sergio Perez.

Mediamentemi trovo a prendere molte decisioni importanti con un tempo di riflessione non superiore ai venti secondi, ma anche questo è il bello della sfida“, ha dichiarato Hannah.

Le lodi alla stratega ricevute da Verstappen alla fine del Gran Premio tenutosi all’Hungaroring sono più che meritate: le analisi e i preparativi per la tappa in Ungheria sono dovuti iniziare con tre settimane di anticipo a causa dell’impegnativo calendario delle ultime gare.

Guardiamo ai dati delle gare degli ultimi tre anni su questo circuito e a tutto ciò che abbiamo raccolto in questa stagione. Possiamo attingere a miliardi di simulazioni, e non sto esagerando”,ha riferito Schmitz.

“Dobbiamo essere pronti a tutto e anche in questo caso non è mai tutto bianco o nero, quindi bisogna essere in grado di reagire a determinate situazioni durante una gara. Il mio compito è quello di sapere sempre cosa fare. Non può arrivare all’ultimo minuto, devo avere il piano già in testa“.

Qual è invece la situazione in casa Ferrari?

Il nostro è un team molto collaborativo: viene tenuto in considerazione ogni parere e punto di vista“, ha dichiarato Hannah, “Non si tratta solamente di numeri o dati forniti dagli ingegneri, anche i piloti stessi hanno le proprie sensazioni, ed è giusto che consideriamo anche questo. Bisogna tenere conto di qualsiasi fattore, discutiamo di qualsiasi cosa, ed anche se in definitiva è lo stratega a prendere l’ultima decisione, è importante analizzare quante più informazioni è possibile“.

La Ferrari è partita con gomme medie andando in difficoltà perché di conseguenza disponeva solo di dure o morbide, e quindi hanno avuto problemi nel decifrare questa situazione“, ha continuato, volendo condividere la sua posizione sulle decisioni degli avversari più temibili che la Red Bull sembrava aver trovato (considerando gli alti e bassi della Mercedes in questa stagione).

Noi invece siamo partiti con un set di morbide e avevamo due set di medie per portare a compimento l’intera gara: le medie si sono rivelate poi le gomme migliori per la vittoria. Forse volevano cercare di mantenere le posizioni in pista e non si aspettavano che la macchina con quelle gomme potesse essere così lenta come effettivamente poi è stata, perché ogni vettura usa le gomme in modi differenti e reagisce diversamente“.

Probabilmente avevano dei dati che li hanno portati a pensare che le hard sarebbero state okay, ma credo siano stati sfortunati. Guardiamo sempre gli altri team perché il modo in cui reagiscono potrebbe avere un impatto su quale strategia dovremmo fare anche noi stessi – sottolineo che i dati allarmanti erano arrivati dall’Alpine – ma è chiaro che con due medie era una strategia molto difficile per loro. Non vorrei dire nulla di male su nessuno in realtà, quel poco che so è che non credo sia facile col senno di poi“, ha concluso Hannah.

La disfatta della Ferrari al GP d’Ungheria ha preteso come imputati il team principal della scuderia Mattia Binotto, e la mente che si cela dietro alle discutibili strategie adottate dalla rossa (principalmente a discapito dei risultati di Leclerc), Iñaki Rueda.

F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (3)

Il primo, in quanto responsabile di tutto ciò che accade in scuderia, ha preferito addossare la colpa alla vettura studiata e realizzata dai meccanici per garantire finalmente al Cavallino rampante una possibilità di tornare ad essere campioni del mondo. Il secondo, invece, sembra essere ancora perso nei ricordi della Ferrari di Sebastian Vettel.

Infatti, Rueda è approdato alla scuderia nel 2015 ed è stato riconosciuto da tutto il team come il prodigio che ha più volte condotto il quattro volte campione del mondo alla vittoria con la rossa. Tale fama sembra averlo reso praticamente intoccabile dal team medesimo: non mancano le difese da parte dello stesso Binotto, ma anche del resto dei suoi colleghi e per giunta dagli stessi piloti.

Iñaki e l’intero team di strategie sono ottimi. Non abbiamo commesso molti errori durante la stagione, quindi c’è assolutamente il pieno supporto nel loro operato“, ha proferito il team principal della Ferrari, accompagnato dalle buone parole di Carlos Sainz, il quale sostiene che “per quanto mi riguarda non funzionava nessuna gomma. Neanche la soft. Non andava nulla. E quando il passo è così difficile anche la strategia si complica. Penso che oggila strategia sia l’ultimo nostro problema, non avevamo ritmo“.

E Binotto continua: “Il bilancio di questa prima parte della stagione per la Ferrari può soltanto essere positivo. Finora in tredici gare, abbiamo fallito soltanto in una gara“.

Sicuramente Charles avrebbe qualcosa da ridire, nonostante sia giunto addirittura ad addossarsi tutte le responsabilità di più di una gara da voler soltanto dimenticare, e non soltanto quelle dei suoi errori. “Quando inizi la stagione, è naturale fissare degli obiettivi. Ma come pilota,devi essere ottimista.Capisco Mattia, che deve essere realistico e razionale quando parla, ma di mio ho degli obiettivi personali“, ha poi dichiarato il pilota.

F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (4)

Pensare che Binotto ha parlato di alcune modifiche che potranno essere applicate soltanto nel 2023, anche se il team proverà a gestire il possibile: “Sull’affidabilità ci stiamo lavorando, la stiamo gestendo anche nei fine settimana di Gran Premio. Ci stiamo lavorando e cerchiamo di risolverla in modo definitivo per la prossima“.

Non stupiscono, insomma, le voci di corridoio che prevedono – e sperano – il licenziamento del team principal della rossa già durante questa pausa estiva.

Nel frattempo Max Verstappen guida la classifica del Mondiale Piloti con 80 punti di distacco da Charles Leclerc, e conta di aumentare il divario una volta che la F1 ritornerà a Spa, in occasione del GP del Belgio, proprio nel suo circuito preferito e Gran Premio di casa dal lato materno.

F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (5)

F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (6)

Pillow

Giulia, Giu per chiunque. 20 anni. Studentessa di lettere e fonte di stress a tempo pieno. Mi diletto nello scrivere di ogni (ma soprattutto di F1) e amo imparare. Instagram: @ xoxgiu

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F1, Hannah Schmitz e Iñaki Rueda: diamo un volto alle strategie di Red Bull e Ferrari - Cup of Green Tea (2024)

FAQs

Who was driver of the day in the Spanish Grand Prix? ›

2022
RaceDriver
Miami Grand PrixMax Verstappen
Spanish Grand PrixLewis Hamilton
Monaco Grand PrixSergio Pérez
Azerbaijan Grand PrixLewis Hamilton
18 more rows

Did Vettel drive for Toro Rosso? ›

As part of the Red Bull Junior Team, Vettel appeared for Toro Rosso later that year and was kept as a full-time driver for 2008, where he scored a victory in the Italian Grand Prix to become the then-youngest race winner.

What do they get for Driver of the Day F1? ›

The driver receives a trophy but there are no direct cash prizes or giant checks handed out for winning an F1 race.

Why do F1 drivers get weighed? ›

Hence, there is a minimum weight for both drivers and cars to encourage fair competition on the track. Weighing the drivers after a race ensures they still meet the F1 minimum weight requirement. Moreover, weighing F1 drivers is also for health reasons.

Is Toro Rosso the same as Red Bull? ›

It was one of two Formula One constructors owned by Austrian conglomerate company Red Bull, the other being Red Bull Racing. Toro Rosso functioned as a junior team to Red Bull Racing, with the aim of developing the skills of promising drivers for the senior team.

Why did Daniil Kvyat leave F1? ›

In 2022, Kvyat was entered to compete in the FIA World Endurance Championship for G-Drive Racing, but this team withdrew on 6 March in response to conditions introduced by the FIA following the 2022 Russian invasion of Ukraine. He called the restrictions "unfair and discriminatory".

Does Ferrari own Toro Rosso? ›

Scuderia Toro Rosso (Italian for Team Red Bull) or just Toro Rosso is one of two Formula One teams owned by Austrian beverage company Red Bull.

Who won Driver of the Day today in F1? ›

Monaco native Charles Leclerc has finally achieved a dream win on his home track, one that saw him at the top step of the podium for the first time since Austria in 2022.

Who was the driver of the day in the Mexican Grand Prix? ›

Lando Norris

Who was driver of the day in the Brazilian Grand Prix? ›

FORMULA 1 ROLEX GRANDE PREMIO DE SAO PAULO 2023

For the third race in a row your vote went to Lando Norris, who yet again proved to be the only driver capable of getting anywhere close to Max Verstappen, the McLaren man also setting a blistering fastest lap of the race on his way to P2 in Brazil.

Who was the driver of the day in Suzuka in 2024? ›

FORMULA 1 MSC CRUISES JAPANESE GRAND PRIX 2024

Differing strategies may have put him behind his team mate, but Charles Leclerc drove an impeccable race for Ferrari at Suzuka, coming from eighth on the grid to finish fourth at the flag, even briefly leading the Grand Prix.

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