2024 - La Grande Guerra di Hemingway - 3. Io sono morto nelle trincee di Fossalta (testi) - Prefazione di Alberto Caselli Lapeschi (2024)

Related Papers

In trincea. Gli scrittori alla Grande Guerra

2017 •

Società Editrice Fiorentina

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale In trincea. Gli scrittori alla Grande Guerra. Al Convegno hanno preso parte, oltre a studiosi italiani e statunitensi, anche relatori provenienti da Paesi, come la Germania, la Repubblica Ceca e la Polonia, che nel 1915-1918 si sono trovati schierati dall’altra parte, di là dalla trincea, in modo da offrire sul conflitto un punto di vista non soltanto italiano ma pluriprospettico. La Grande Guerra è tema storico e politico, ma il Convegno ha privilegiato soprattutto l’aspetto letterario ascoltando la voce di autori che la guerra l’hanno fatta in prima persona, o sulla linea del fuoco o nelle retrovie. Ecco allora che le scritture letterarie, come fonte insostituibile di conoscenza, mettono in risalto aspetti particolari della Grande Guerra, scavano nel senso dell’assurdo, dell’angoscia, della morte: portano in primo piano l’urto dell’esperienza sofferta nei suoi inevitabili riflessi esistenziali, la realtà psicologica, affettiva, emozionale, ma anche antropologica e fisiologica di chi la guerra l’ha combattuta e patita sia di quanti ci hanno creduto e partecipato con entusiasmo come volontari (in buona o in cattiva fede), sia di quanti hanno dovuto subirla.

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Quaderni Monaldeschi

…facendo voti che tutti possano ritornare: Il Comune di Castel Viscardo e la “Grande Guerra” , in “Quaderni Monaldeschi”, 3 (2015)

2015 •

Luca Giuliani

La Grande Guerra vista attraverso i documenti del Comune di Castel Viscardo e le ripercussioni sui rimasti in paese

P. Gibellini, La trincea in versi. Rebora, Ungaretti, Jahier, in Un approccio critico alla storia del XX secolo. Un’età di conflitti, 1900-1945, a cura di Elisabetta Conti e Giulio Toffoli, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 2002, pp. 211-224.

Pietro Gibellini

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GALLIERANI CADUTI E DISPERSI NELLA GRANDE GUERRA GALLIERANI CADUTI E DISPERSI NELLA GRANDE GUERRA 1915 –1918 di Stefano Bonaldo; tratto da MONTE GRAPPA TU SEI LA MIA PATRIA Galliera Veneta nel turbine della Grande guerra Il Centenario delle prime Cerimonie nazionali sul Grappa; 2020

Stefano Bonaldo

Galliera Veneta, grazie all’ospitalità della famiglia De Micheli, accolse nella Villa Imperiale fin dal 1916 l’Ospedale della Croce Rossa Italiana n.ro 072, con quasi mille posti letto, e fu tra i più grandi nosocomi a ridosso del fronte sul Grappa. A seguito dei fatti di Caporetto, il paese assunse ancor di più un ruolo strategico e ospitò gli alleati francesi che nei locali della Fondazione scolastica “Imperatrice Maria Anna di Savoia” allestirono anche l’Hôpital d’évacuation n.ro 38, nel quale morì il 5 gennaio del 1918 il generale Lucien Zacharie Marie Lizè. Nel 1918, dal 10 aprile al 20 dicembre, il gen. Giardino scelse la Villa quale sede del Comando supremo della 4a Armata, denominata in seguito da lui stesso, Armata del Grappa. A conflitto terminato Galliera rientra anche nelle prime cerimonie realizzate a livello nazionale nel 1920, quando il Comitato nazionale organizzò tre eventi: il 31 luglio alla “colonna romana” di Solagna, limite estremo dell’avanzata degli eserciti imperiali, il primo agosto il conferimento della Croce di guerra alla Città di Bassano e il due con l’inaugurazione del monumento Agli Eroi del Grappa nel Parco della Villa.

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Voci dalle trincee. L'esperienza della Grande Guerra nelle lettere e nei diari dei combattenti siciliani

Antonio Baglio

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20. Storia di una vicenda antieroica: F. Montella, I prigionieri italiani nei campi di concentramento della Grande guerra, in "Pagina Tre. Rivista dell'Associazione culturale Liber Liber", ottobre 2020.

Andrea Scartabellati

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IL MITO DEL CADUTO di Stefano Bonaldo; tratto da MONTE GRAPPA TU SEI LA MIA PATRIA Galliera Veneta nel turbine della Grande guerra Il Centenario delle prime Cerimonie nazionali sul Grappa; 2020.

Stefano Bonaldo

Galliera Veneta, grazie all’ospitalità della famiglia De Micheli, accolse nella Villa Imperiale fin dal 1916 l’Ospedale della Croce Rossa Italiana n.ro 072, con quasi mille posti letto, e fu tra i più grandi nosocomi a ridosso del fronte sul Grappa. A seguito dei fatti di Caporetto, il paese assunse ancor di più un ruolo strategico e ospitò gli alleati francesi che nei locali della Fondazione scolastica “Imperatrice Maria Anna di Savoia” allestirono anche l’Hôpital d’évacuation n.ro 38, nel quale morì il 5 gennaio del 1918 il generale Lucien Zacharie Marie Lizè. Nel 1918, dal 10 aprile al 20 dicembre, il gen. Giardino scelse la Villa quale sede del Comando supremo della 4a Armata, denominata in seguito da lui stesso, Armata del Grappa. A conflitto terminato Galliera rientra anche nelle prime cerimonie realizzate a livello nazionale nel 1920, quando il Comitato nazionale organizzò tre eventi: il 31 luglio alla “colonna romana” di Solagna, limite estremo dell’avanzata degli eserciti imperiali, il primo agosto il conferimento della Croce di guerra alla Città di Bassano e il due con l’inaugurazione del monumento Agli Eroi del Grappa nel Parco della Villa.

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03 - La Carta di Ciofi Morghen e l'eruzione del Vesuvio del 1794 - Di Aniello Langella e Salvatore Argenziano - Terza parte

Aniello Langella, Salvatore Argenziano

La terza parte del testo, vuole studiare i diversi ambiti urbani della città di Torre del Greco che furono ricoperti dal manto lavico del 1794.

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Atti

A cento anni dalla Grande Guerra. Vol. 3

Fabio Mini

I volumi sulla Grande Guerra che qui si pubblicano sono il frutto di una serie di seminari tenuti presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze tra il 2014 e il 2015. A partire dall’occasione del centenario, si è voluto fare il punto su alcuni aspetti specifici degli studi relativi al primo conflitto mondiale. Storici, analisti militari, politologi e sociologi si sono altresì interrogati sul senso della frattura che ha inaugurato il Novecento e, di conseguenza, sui tratti di fondo della nuova politica propria del ‘secolo breve’, in una prospettiva sia italiana che europea.

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Rassegna Storica del Risorgimento

Pubblicato su Rassegna storica del Risorgimento, Anno XC, Fascicolo III, Luglio-Settembre 2003 A LETTERE DI FUOCO. RICHIESTE E MINACCE NEI BIGLIETTI DEI BRIGANTI

2003 •

Giuseppe Clemente

I "pizzini" di ricatto ed estorsione dei briganti

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